La macchina mantecatrice Principessa è tra i prodotti selezionati nell’ADI Design Index e che concorrono al premio Compasso d’Oro ADI. Il Premio Compasso d’Oro ADI è il più antico ed il più autorevole premio mondiale di design. Nato nel 1954 da un’idea di Gio Ponti, nel 1958 fu donato all’ADI che ne cura tuttora l’organizzazione, vigilando sulla sua imparzialità e sulla sua integrità.
È un premio biennale al quale possono partecipare solo i prodotti/progetti/servizi che sono stati selezionati negli ADI Design Index del biennio precedente. I prodotti selezionati devono distinguersi per originalità e innovazione, per i processi di produzione adottati, per i materiali impiegati, per la sintesi formale raggiunta.
Particolare attenzione viene prestata ai prodotti che esprimano rispetto ambientale, valore pubblico e sociale, cura per l’usabilità, l’interazione e il concetto di Design for All.
La macchina Principessa risponde pienamente ai requisiti richiesti. Principessa infatti è in assoluto la prima mantecatrice ad impiegare tecnologia direct drive. L’utilizzo di questa tecnologia sul sistema di agitazione permette l’eliminazione della catena cinematica, consente altissime prestazioni, aumenta la versatilità di movimento e dimezza i consumi energetici.
L’eliminazione del raffreddamento ad acqua e del lavaggio della macchina tra un ciclo e l’altro permette inoltre il 100% di risparmio idrico.
La nuova tecnologia utilizzata ha permesso di uscire dagli standard già presenti sul mercato dei mantecatori da gelato. Il suo design e le dimensioni di ingombro ridotte, inoltre, ne permettono il posizionamento a vista del cliente consentendo di preparare il gelato anche nel punto vendita (alimentazione a 220 v), portando la lavorazione del gelato al di fuori del laboratorio.
Il merito di questo design totalmente dirompente rispetto allo stile convenzionale delle macchina da gelato è dell’architetto e designer Stefano Lodesani.
Stefano Lodesani ha scoperto la sua passione per l’architettura e il design al Politecnico di Milano. Dopo aver completato il master in architettura, Lodesani si è trasferito a San Francisco, in California, per frequentare degli importanti corsi presso il California College of Art and Craft e l’Università di Berkeley. Curiosità, etica, attenzione al dettaglio, equilibrio, ricerca costante sono i valori e l’ispirazione per Stefano Lodesani e il suo team di giovani architetti con sede a Reggio Emilia.